Silvana Calcagno

24 ago 20202 min

Via della Viola, l'anima alternativa di Perugia

Aggiornato il: 28 ago 2020

Da quasi un mese mi trovo a Perugia e ho avuto l'occasione di girarla in lungo e in largo. È una città stupenda, ogni scorcio del centro storico è una visione di bellezza e arte, è pulitissima, vitale, elegante ma scanzonata.

Fra tutte le sue viuzze, viali, strade, stradine, vicoli e scalinate mi sono innamorata, però, di Via della Viola. Si trova a pochi passi dal cuore del centro storico, Piazza IV Novembre, e racchiude un'anima street e chic che le dà un'aria parigina e madrilena insieme.

Le costruzioni che la affiancano sono archi, palazzi di pietra, locali minuscoli, bar da passeggio, ristoranti arrampicati su scalinate impervie.

Ma soprattutto Via della Viola è piena di street art di tutti i tipi. Ci sono i graffiti, le opere orientaleggianti, le sculture, le installazioni, le frasi poetiche e dissacranti.

C'è l'ironia, la poesia e la forza della cultura giovane e di sinistra che è consapevole delle storture del mondo in cui vive, ma che vorrebbe annullarle per fare posto a un giardino migliore.

Non a caso lo slogan della via è "fiorivano le viole". Si chiama così l'associazione di quartiere che dal 2012 si è impegnata a bonificare la zona da droga e degrado, rendendola invece un luogo di aggregazione, grazie anche al Civico 32, uno spazio polifunzionale nato per accogliere gli artisti, ma non solo. Anche i bambini, i giovani e le famiglie del quartiere sono i benvenuti e possono prendere parte a laboratori, corsi, letture.

Via della Viola è l'esempio vivente che le cose si possono cambiare, e che i sogni nel cassetto fanno la muffa.

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