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AFFRONTARE IL TABOO DI SESSO E DISABILITà

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Sesso e disabilità. Due termini quasi mai accostati, parte però di una tematica delicata e di fondamentale importanza. È il tema al centro del documentario “Sotto le coperte”, realizzato dal regista colombiano, italiano di adozione, Johan Florez. L’idea era stata presentata al Milano Film Festival per partecipare al concorso “Are you series” e diventare una serie tv. Arrivata tra le finaliste è stata poi trasformata per dare vita ad un documentario di 33 minuti in cui si guarda al mondo della sessualità con gli occhi di un disabile.


Sembra, infatti, che avere un handicap fisico escluda automaticamente un individuo dalla sfera sessuale. E per questa non si intende solo l’atto erotico in sé e per sé, ma anche un semplice abbraccio o soltanto il contatto fisico con un altro essere umano. A raccontare la sua esperienza e a ispirare la trama di “Sotto le coperte” è Max Ulivieri, project manager nell’ambito del turismo accessibile, blogger, fondatore e presidente dell’Associazione “LoveGiver – Comitato Promotore per l’Assistenza Sessuale”. È lui che, nel corso del documentario, condivide la sua storia, l’importanza che ha giocato nella sua vita l’amore per la moglie Enza e soprattutto il ruolo che la sessualità ricopre per un disabile. 


“Il corpo”, come sostiene Max Ulivieri, “è lo scrigno di qualcosa di più importante”, e non avere piene capacità fisiche non deve allontanare dalla possibilità di comunicare con quel corpo, di trasmettere e di ricevere emozioni. È un punto cruciale per la società in cui un disabile è immerso, ma anche per il disabile stesso. 
Proprio per questo Maximiliano Ulivieri ha scritto un testo, “LoveAbility”, che affronta il tema dell’assistenza sessuale per disabili. La figura dell’assistente sessuale è già operante e riconosciuta in alcune parti d’Europa, come Svizzera, Olanda, Germania. In Italia, invece, solo di recente è stato proposto un disegno di legge per introdurre la figura professionale dell’operatore sessuale che accompagni e aiuti il portatore di handicap a vivere il proprio corpo in modo soddisfacente e completo. 


Intanto la tematica necessita ancora di essere diffusa, discussa, conosciuta, e Florez ha dato vita ad una campagna di crowdfunding su Indiegogo per poter promuovere il suo documentario e proporlo a festival e concorsi. Un piccolo ma importante passo per far in modo che il sesso per i disabili non sia più un tabù. 

Silvana Calcagno

 

Pubblicato su WEST-INFO.EU - gen. 2015 

 

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